Forma ed espressività fanno, delle opere degli autori, un elemento di immediata accessibilità e di coinvolgimento emotivo dei vari lettori. Ma, aldilà del contenuto poetico, presente nelle varie opere, si apprezza la maturità degli autori che li porta ad osservare e ad analizzare, con lucida e forse anche con spietata consapevolezza, la realtà vissuta, attraverso i vari momenti dell’esistenza. Una realtà che, pur essendo un elemento comune a tutti gli uomini, si evolve e si sviluppa in modo del tutto soggettivo. Per cui, illusioni e delusioni, ricordi e sofferenze, aspettative e tempo, s’intrecciano con un ritmo apparentemente differente, ma cadenzante, il cui senso viene racchiuso in una circolarità da cui appare impossibile uscirne. Di qua, la sperimentazione e la percezione dell’inganno, da parte di una realtà effimera, che costringe l’uomo ad una ricerca verso qualcosa di più intimo, di più profondo. Il tutto suscitando particolare attenzione verso qualcosa di ulteriore e al di sopra della realtà stessa che, con molta probabilità, partorisce il proprio inganno, proprio al fine di far crescere e maturare l’uomo e di orientarlo verso una dimensione più vera, più consistente, più matura, in cui la gioia, l’amore, il sorriso, non sono più un effimero. Dalla presentazione di Salvatore Linguanti
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