In una grotta del Monte Gargano, in seguito meglio conosciuto come “Monte Sant’Angelo”, nel V secolo nacque e si sviluppò il culto micaelico essendo l’Arcangelo Michele apparso tre volte al vescovo sipontino Lorenzo. La grotta divenne presto mèta di pellegrini (longobardi, franchi, inglesi, ispanici e numerosissimi dalle regioni italiche): un fenomeno che si protrae ai nostri giorni in forma continua e in costante aumento. Nel VII secolo avendo i Longobardi di Benevento conquistato la regione garganica ed essendo entrati in possesso della “grotta”, posero la diocesi sipontina sotto la loro giurisdizione e fecero di Michele e del santuario garganico rispettivamente il proprio Santo protettore e il proprio santuario nazionale.